Anche Vicenza, insieme a tutte le altre province italiane e città europee, presto vedrà una trasformazione significativa nel suo paesaggio urbano. La direttiva Case Green, focalizzata sulla riqualificazione energetica degli edifici, è stata approvata in via definitiva dal Parlamento Europeo lo scorso 12 marzo 2024, portando con sé una serie di cambiamenti che coinvolgeranno strutture pubbliche e private, le abitazioni e i condomini di tutta la regione. Ma quali saranno le reali implicazioni di questa direttiva per i cittadini vicentini e quali opportunità porterà con sé?
Cos’è la direttiva Case Green e quali sono gli obiettivi
Gli edifici nell’area dell’UE, secondo le stime, contribuiscono al 40% del consumo finale di energia della zona geografica. Questo dato sottolinea l’importanza fondamentale della riqualificazione energetica per promuovere la sostenibilità ambientale. L’approvazione della Direttiva Case Green da parte del Parlamento europeo segna un passo significativo verso questo obiettivo.
Conosciuta anche come Energy Performance of Building Directive (Epbd), questa direttiva introduce cambiamenti epocali che avranno un impatto significativo sul settore delle costruzioni e sulla transizione verso un futuro più sostenibile.
Con un focus mirato sulla riduzione delle emissioni di gas serra e dei consumi energetici, l’obiettivo principale è raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Questo implica che il patrimonio edilizio di ciascun Paese dovrà evolversi verso edifici a emissioni zero, svolgendo un ruolo chiave nella lotta contro i cambiamenti climatici e nell’adozione di pratiche costruttive più sostenibili.

Riduzione dei consumi energetici attraverso la riqualificazione energetica
L’Italia, come tutti gli altri stati membri dell’UE, dovrà adottare un piano nazionale mirato alla riduzione progressiva del consumo di energia degli edifici residenziali, secondo questi obiettivi:
- Entro il 2030 taglio del 16% dei consumi energetici e raggiungimento della Classe di prestazione energetica E
- Entro il 2033 raggiungimento della Classe di prestazione energetica D
- Entro il 2035 taglio del 20-22%
- Entro il 2050 tutti gli edifici residenziali dovranno essere a zero emissioni.
Il 55% della riduzione del consumo energetico dovrà essere ottenuto attraverso la ristrutturazione degli edifici con le peggiori prestazioni, i cosiddetti edifici “energivori”, che secondo le stime rappresentano il 43% del totale degli edifici a livello europeo.
Eliminazione dell’uso di combustibili fossili nelle abitazioni
Dal 2040 (non più il 2035) non sarà più possibile installare caldaie alimentate con combustibili fossili e spariranno gli incentivi fiscali per l’acquisto o l’installazione di questi sistemi di riscaldamento. Si manterranno invece gli incentivi per quelle ibride (caldaia a condensazione a gas + pompa di calore).
Sempre più impianti fotovoltaici
I nuovi edifici dovranno essere tutti “solar-ready”, cioè predisposti per l’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti.
Entro il 2030, gli Stati membri UE dovranno garantire la graduale applicazione di impianti solari in tutti i nuovi edifici residenziali, negli edifici non residenziali e pubblici.

Cosa succederà in Veneto dopo l’approvazione di Case Green
Secondo l’Ance Veneto (Associazione Nazionale Costruttori Edili), il 40% del patrimonio residenziale della regione necessita di interventi di riqualificazione energetica, coinvolgendo così circa 2 case su 5. Questo significa che un numero considerevole di edifici residenziali dovrebbe sottostare a lavori di efficientamento energetico.
Se abiti in un condominio inferiore alla Classe E, entro il 2030 dovresti prevedere interventi per migliorare l’efficienza energetica della tua abitazione, tra cui l’adozione di nuovi infissi e cappotti termici, la sostituzione di caldaie, l’installazione di pompe di calore e pannelli fotovoltaici.
Case Green rende obbligatorio ristrutturare al propria abitazione?
L’iniziativa Case Green, approvata quasi all’unanimità dall’Ecofin, ad eccezione di Italia e Ungheria, non costringe i cittadini europei a ristrutturare le proprie abitazioni. Tuttavia, impone agli stati membri di elaborare un piano per ridurre gradualmente l’impatto del consumo energetico medio del proprio patrimonio immobiliare entro il 2050. Inoltre, offre suggerimenti su possibili percorsi per raggiungere gli obiettivi stabiliti.
Come ha evidenziato la ricercatrice Francesca Andreolli in un’intervista per La Repubblica, secondo l’Enea, una casa in classe energetica A ha bollette 10 volte inferiori rispetto a una in classe G e ha un valore sul mercato immobiliare fino al 40% superiore. A sua detta, non è l’Unione europea a richiedere investimenti per l’ammodernamento del patrimonio edilizio, ma piuttosto il mercato stesso!
Conformarsi alla normativa, quindi, non è obbligatorio, ma risulterà senz’altro intelligente e vantaggioso, non solo per l’ambiente ma anche per le finanze di ogni contribuente.

Che agevolazioni fiscali e bonus edilizi sono previsti per la Direttiva Case Green
Oltre ai bonus e alle agevolazioni fiscali esistenti, il governo italiano sta già preparando nuovi bonus ed incentivi per favorire l’efficienza energetica. L’obiettivo è sostituire i bonus per le caldaie con incentivi per l’installazione di pompe di calore e l’isolamento termico degli edifici. Questi interventi non solo aiuteranno a raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla direttiva europea, ma contribuiranno anche a ridurre i costi energetici per le famiglie italiane nel lungo termine.
In Italia, per la riqualificazione energetica, sono previsti diversi agevolazioni fiscali e bonus edilizi per il 2024. Alcuni di questi includono:
- Detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico
- Bonus mobili e grandi elettrodomestici con detrazione IRPEF del 50%
- Ecobonus per lavori di miglioramento dell’efficienza energetica con detrazione IRPEF fino al 65%
- Bonus ristrutturazioni con detrazione IRPEF del 50% per interventi di ristrutturazione straordinaria ed edilizia
- Superbonus per efficientamento energetico con detrazione dell’80% o dell’85% in caso di passaggio a una classe di rischio sismico
Queste agevolazioni mirano a promuovere interventi di riqualificazione energetica negli edifici, favorendo l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale.

In questa situazione di cambiamento e di necessità di adeguamento agli standard europei, è fondamentale affidarsi a professionisti competenti che possano guidare condòmini e amministratori di condomini attraverso il labirinto di normative e opportunità.
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